Teatro

Amarcord, l'omaggio in danza a Federico Fellini a Fabriano

Amarcord, l'omaggio in danza a Federico Fellini a Fabriano

Sabato 9 febbraio il Teatro Gentile di Fabriano apre le sue porte alla danza con lo spettacolo Amarcord, un balletto in due atti di Luciano Cannito liberamente ispirato all’omonimo film di Federico Fellini proposto nel cartellone realizzato dal Comune di Fabriano e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Inizialmente il ruolo della protagonista era stato affidato a Rossella Brescia che infortunata - rottura del menisco e del legamento crociato del ginocchio destro - ha dovuto rinunciare alla tournée. In sostituzione della ballerina pugliese ci sarà un’altra grande stella della danza italiana, Sabrina Brazzo, prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, che ha già sostenuto il ruolo con vivo successo al Metropolitan di New York e al Teatro alla Scala di Milano nel primo allestimento dell’opera.

Il balletto Amarcord – nel ruolo del protagonista maschile Nicolò Noto - è liberamente ispirato al film in cui Fellini ricorda/reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. È un divertente e melanconico affresco dell’Italia fra le due guerre, dove il Fascismo e la Chiesa esercitavano il loro potere, influenzandone la cultura ed il costume. La storia di Titta, alter–ego del Fellini adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti (Gradisca, Volpina, la tabaccaia) e di aneddoti legati ad un filo comune che li rende interdipendenti e dove affiora comunque sempre la spensieratezza e la voglia di vivere propria degli Italiani dell’epoca.

L’intento del balletto è trasportare coloro che lo guardano, in un viaggio di condivisione, dove tutti si rivedano in ciò che accade in scena, sentano il profumo di ciò che negli anni Trenta si sentiva, ricordino ciò che eravamo noi, quegli Italiani la cui storia non si studierà mai in alcun libro, quella gente normale e semplice di provincia. Un po’ come rivivere cose già vissute, come rivivere uno spaccato dell’Italia a cavallo tra le due guerre, dell’Italia piccola, quella della gente comune, con i soliti problemi di tutti i giorni.

“Cannito – scriveva il critico del “Corriere della Sera” Mario Pasi – guarda dentro di sé e osserva gli altri al tempo stesso, da fuori, così può renderci le idee dei lussi irraggiungibili, il mitico Grand Hotel e il salone viaggiante del Rex. Ma poi è la terra, con i suoi spiriti, a prendere il sopravvento, perché le favole sono finite, perché anche i più ambiziosi si accontentano di poco. Perfino Gradisca, femmina esemplare, accetta un giovane povero che fa il carabiniere... così si esorcizzano le tragedie, ma senza dimenticarle: si ride dell’olio di ricino somministrato dai fascisti, ma non si dimentica, si fa dell’ironia sui nazisti maiali, ma non si dimentica. Vino, donne e canto potremmo dire a tempesta passata. Il presente si abbraccia e poi non è così male”.

Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange County di Los Angeles) e Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ampi successi. Questa proposta a Fabrianoè una versione coreografica espressamente rivisitata per la Compagnia Danzitalia, che vede nel ruolo di Gradisca Sabrina Brazzo e il giovane Nicolò Noto nel ruolo di Titta.

Le musiche dello spettacolo sono di Nino Rota con canzoni popolari degli Anni Trenta, le scenografie di Carlo Centolavigna e i costumi di Roberta Guidi di Bagno. Completano il cast i danzatori Marco Schiavoni, Alfred Schnittke e Glenn Miller.

Per informazioni e biglietti (da 8 a 25 euro): biglietteria del Teatro Gentile 0732 3644, AMAT 071 2072439.
Inizio spettacolo ore 21.